I litigi tra fratelli sono tra le cose più comuni delle dinamiche familiari. Ma cosa fare quando questa situazione diventa esasperante? Chiediamolo all’esperta.
LA DOMANDA DELLA NOSTRA LETTRICE
“I miei due figli (A. femmina 8 anni e L. maschio 11 anni) non fanno altro che litigare e urlare tutto il giorno. Litigano per chi esce per primo dalla porta, per il programma da guardare in televisione, per chi deve avere il primo piatto quando si mangia… per qualunque cosa. Io ho provato ad intervenire sia con le buone
che mettendoli in punizione ma non c’è nulla da fare. C’è altro che posso fare per sanare questa situazione?”
LA RISPOSTA DELL’ESPERTA
A cura della Dott.ssa Marta Schivardi
Cara mamma, i litigi tra fratelli sono normali, fanno parte della relazione. Bisogna capire meglio quale sia il livello del litigio, facendo attenzione a non superare il limite.
Se i litigi sono “nella norma”, non c’è da preoccuparsi. La invito però a riflettere su quale sia il motivo reale dei litigi. Da quanto scrive, mi sembra di poter leggere una sorta di gara a chi arriva prima, a chi ottiene di più….forse rispetto alla mamma? Che si stiano contendendo l’affetto genitoriale?
La mia è solo un’ipotesi, difficile da confutare attraverso poche righe.
In ogni caso, consiglio di valutare bene quali e quanti spazi e tempi vengono dedicati a ciascun figlio. Può essere che uno dei due percepisca che l’altro ottiene maggiori attenzioni. È necessario che ogni figlio abbia i suoi spazi, ben definiti (ad esempio i propri cassetti dei vestiti, piuttosto che i propri giochi, ecc);
questo aiuta definire dei “confini nella realtà”, che nel lungo tempo diventano anche “confini interni” con i quali capire dove finiscono i miei diritti ed iniziano quelli degli altri.
Un’altra attenzione può essere quella di inserire delle regole di utilizzo di alcune cose, che sia di tipo egualitario. Se, ad esempio, litigano per il programma da guardare in televisione, i genitori possono stabilire che i figli decidano a giorni alterni; lunedì sceglie A. che cosa guardare, martedì sceglie L., e via così.
Questo favorisce la risoluzione dei conflitti, e a volte consente ai figli di imparare alcune tecniche di negoziazione (“Se stasera dai a me il telecomando, io domani ti darò….”). Il ruolo dei genitori in questi casi è quello di creare un ambiente che sia il più tutelante possibile; bisogna fare attenzione al fatto che ogni figlio abbia i suoi spazi (ad esempio ognuno col suo sport e con i propri amici), senza invadere quelli dell’altro. Si possono alternare attività in famiglia ad attività “riservate” con ogni figlio, per dare modo a ciascuno di “godersi” i genitori senza l’ingombro del fratello/sorella.
Data l’età dei suoi figli, potrebbe anche provare ad affrontare chiaramente l’argomento con loro, cercare di capire che cosa li fa litigare, magari anche con l’ausilio di libri o film sull’argomento.
Dott.ssa Schivardi Marta – c/o Studio Psicologia, Via Nazario Sauro 1, Desenzano d/g (BS) Cell. 328 6927349 – c/o Studio Medico Gonzaga Via Gnutti 74, Castiglione delle Stiviere (MN) Tel e Fax. 0376 673864 –schivardimarta.blogspot.com
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