Non dovrebbe mai capitare ma a volte purtroppo succede che qualche bambino non si senta a suo agio ad andare a scuola. Spesso questo malessere è riconducibile alla presa in giro degli altri bambini. Ma perché i bambini si prendono in giro e soprattutto, come si può intervenire?
La Dott.ssa Marta Schivardi risponde ai nostri quesiti.
LA DOMANDA DELLA NOSTRA LETTRICE
“M., la mia bambina di 9 anni non vuole più andare a scuola perché viene continuamente presa in giro
perché ha i capelli rossi. I suoi compagni le dicono che porta sfortuna, che è una strega e non vogliono
giocare con lei. Abitiamo in un piccolo paesino del centro Italia e la bambina soffre molto di questa
situazione perché non ha nessuno con cui giocare. Come posso far capire a lei e soprattutto agli altri
bambini che questo comportamento non è corretto?”
LA RISPOSTA DELL’ESPERTA
A cura della Dott.ssa Marta Schivardi
Cara Mamma, mi spiace molto per la situazione di sua figlia. Purtroppo le prese in giro sono molto
comuni….
Credo che una buona parte di lavoro, in questo caso, possa essere fatto dalla scuola. Le consiglio di
andare a parlare con le insegnanti di sua figlia, esponendo la problematica. All’interno della classe è
possibile fare una serie di attività per insegnare ai bambini l’inclusione, la tolleranza, la diversità.
È necessario creare una diversa cultura sociale, dove chi è “diverso” può essere accettato, e non additato e
svalutato. Questo può essere fatto con l’aiuto delle insegnanti a scuola, oppure anche nei diversi luoghi
sociali del vostro paese (ad esempio l’oratorio, le attività sportive, ecc).
Potrebbe anche aumentare i contatti con i genitori dei compagni di classe, e condividere anche con loro le
difficoltà della bambina. La cosa migliore sarebbe trovare degli alleati tra gli altri genitori, che possano
spiegare ai loro figli la scorrettezza della presa in giro, e magari trovarvi ogni tanto per far giocare
insieme i bambini. Se sua figlia riesce a vivere più serenamente il tempo extra scuola, forse sarà più
leggera durante l’orario scolastico.
Rispetto alla bambina, potrebbe provare a valorizzare i suoi capelli, l’oggetto della presa in giro, in modo
che diventi per sua figlia un punto di forza e non un punto di debolezza. Potrebbe utilizzare anche libri,
film o personaggi (mi vengono in mente Pippi Calzelunghe, Merida di The Brave, Ariel della Sirenetta,
tutte con una chioma rossa) con storie simili a quella di sua figlia . E poi valorizzare la modalità usata dai
personaggi per risolvere la situazione. Questo potrebbe essere da spunto per sua figlia.
Dott.ssa Schivardi Marta – c/o Studio Psicologia, Via Nazario Sauro 1, Desenzano d/g (BS) Cell. 328 6927349 – c/o Studio Medico Gonzaga Via Gnutti 74, Castiglione delle Stiviere (MN) Tel e Fax. 0376 673864 –schivardimarta.blogspot.com
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Attenzione: non tutte le attività proposte in questo blog sono adatte ai bambini. Prima di proporre un’attività ai bambini verificate che gli strumenti proposti possano effettivamente essere utilizzati da bambini e che l’attività sia adatta alla loro età. Qualora sia indicata un’età di utilizzo, la stessa deve intendersi come puramente indicativa. In ogni caso tutte le attività devono essere svolte sotto la supervisione di un adulto e i bambini non devono mai e per nessun motivo essere lasciati da soli (per continuare a leggere clicca qui ).
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